Buongiorno a tutti,
con gioia comunico che il mio Libro “Stretching e Flessibilità – teoria, tecnica e didattica” è presente in libreria.
Il testo ha la volontà di approfondire e analizzare una capacità motoria, la Flessibilità, considerata non particolarmente rilevante ai fini della performance atletica e per questo motivo molto trascurata e poco studiata.
Considerata tra le cinque componenti della Physical Fitness, la Flessibilità è una qualità motoria di cui non possiamo fare a meno essendo utile e necessaria al movimento dell’uomo per tutto l’arco della vita, in quanto, possedere una buona flessibilità, è fondamentale per il mantenimento dello stato di salute.
Il testo esamina ed espone le caratteristiche che tale qualità possiede spiegando le più attuali evidenze scientifiche, le linee guida internazionali ed illustrando le due metodologie ad oggi utilizzate per il suo miglioramento: lo Stretching e il Self Myofascial Release, per le quali vengono analizzati diversi aspetti come le tecniche da utilizzare, gli adattamenti che ne derivano, la didattica, la programmazione degli esercizi e il confronto fra i diversi metodi utilizzati per la misurazione della flessibilità statica.
Sicuramente tra i due metodi sopra citati il più sconosciuto è il Self Myofascial Release, che seppur utilizzato già da molti anni da atleti stranieri di diverse discipline, in Italia è subentrato solo in tempi più recenti. Questa metodologia risulta essere ancora relativamente giovane, ma ormai diverse ricerche scientifiche hanno cominciato a evidenziare i benefici del suo corretto utilizzo. Nel testo sono presenti non solo le evidenze scientifiche per ora riscontrate, necessarie ed essenziali per avere una visione teorica completa di tale metodologia , ma anche le tecniche pratiche da poter attuare sul campo.
Lo Stretching, invece, essendo molto più conosciuto, viene spesso abusato o mal applicato. Per questo motivo nel testo vengono analizzate e descritte le diverse modalità di stretching esistenti e praticate: lo stretching statico, lo stretching dinamico e lo stretching PNF. Di ognuna di queste metodologie vengono presentate le caratteristiche, i vantaggi, e le differenti modalità di utilizzo.
Essendo sia lo Stretching che il Self Myofascial Release essere degli strumenti essenziali per migliorare la flessibilità statica e dinamica che influiscono sul nostro fisico a seconda di come vengono utilizzati, il testo risulta perciò essere un percorso sulla flessibilità umana che parte dalla teoria, arriva alla pratica e non trascura le dinamiche e le problematiche che possono presentarsi duranti gli allenamenti di tutti i giorni.
Questo libro è un lavoro che ho cominciato qualche anno fa insieme ad Andrea Casolo, oggi Phd e ricercatore presso l’Università di Padova, ma allora uno studente frequentante la mia Università (Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano) “Andrea: ti ringrazio per i tuoi capitoli, di importanza fondamentale, che hanno reso questo testo un lavoro unico”.
La review del libro e la prefazione sono state fatte da un altro Phd, Martino Franchi, anche lui ricercatore presso l’Università di Padova. Non solo collega di studi universitari che mi ha accompagnato indirettamente in tutta la mia vita professionale, ma anche un caro amico. “Grazie mille Martino! Per me è stato un grande onore poter collaborare con te”.
La collaborazione con queste due persone durante la stesura, ha sicuramente portato un grandissimo arricchimento non solo al testo ma anche al sottoscritto.
Un ringraziamento speciale è doveroso anche ai Soci e al Team di Sistemha, che hanno reso possibile questo lavoro: sono stati fondamentali sia nel sostenermi e nell’aiutarmi durante tutte quelle ore passate alla scrivania!
Vi saluto e vi invito alla lettura del libro (di seguito dei link utili a trovare il testo).
Maurizio Tripodi
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