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Le valutazioni funzionali

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Tempo di lettura medio: 7 minuti

Il mondo della valutazione funzionale dell’atleta è un ambito estremamente vasto e pieno di proposte differenti. Scopriamole.

La valutazione funzionale dell’atleta è l’indagine, attraverso una serie di test, dei fattori fisiologici che determinano la prestazione fisica e sportiva.

Il mondo della valutazione funzionale è un ambito ad oggi molto ampio e ricco di proposte differenti, anche grazie al notevole sviluppo tecnologico che ha caratterizzato questo settore.

L’atleta, che si avvicina a queste valutazioni, solitamente lo fa per poter migliorare la sua performance ed acquisire nuovi concetti fisiologici per allenarsi in maniera più efficace.

Ogni centro volto alla valutazione funzionale, seleziona in base al proprio know how, le analisi che ritiene più idonee per valutare l’atleta e non esiste, ad oggi, un modus operandi universale per la valutazione. L’approccio più utilizzato solitamente è quello che riprende le valutazioni e i test che si svolgono nei laboratori di ricerca di fisiologia dell’esercizio fisico, oppure in ambito medico, in un ambiente che non è quello dove l’atleta svolge normalmente la sua performance anche se l’evoluzione tecnologica degli ultimi 20 anni ha dato la possibilità di eseguire anche su campo, in un ambiente più naturale per lo sportivo, diverse valutazioni.

A chi può essere utile una Valutazione Funzionale?

I clienti dei centri di valutazione funzionale sono per lo più atleti amatori, dilettanti e sportivi professionisti. L’atleta, che si avvicina a queste valutazioni, solitamente lo fa per due motivi: migliorare la sua performance ed imparare ad allenarsi in maniera più efficiente ed efficace dal momento che i dati e le informazioni che vengono fornite dal personale specializzato, in grado di leggere e di interpretare i dati forniti dalle strumentazioni, consentono di calcolare lo stato di partenza dell’atleta e permettendo poi di modificare l’allenamento grazie alla misurazione delle proprie e reali capacità fisiologiche.

Tali dati, oggettivi e ripetibili nella misurazione, sono essenziali sia per poter creare uno storico dell’allenamento, comparare e progredire in maniera strutturata e scientifica i carichi degli allenamenti, sia che questi siano di forza che di tipo aerobico.

Che cosa sono i “test”.

La parola “test” indica l’insieme di tutte le procedure che vengono effettuate per poter prendere delle misurazioni. I test devono per poter essere considerati scientifici avere tre caratteristiche: essere validi, riproducibili e attendibili. Per essere attendibile un test deve aver ridotto al minimo la variabile data dall’operatore/osservatore e dallo strumento; riproducibile ovvero più misurazioni prese con la stessa metodica devono dare gli stessi risultati; valido ovvero che deve avere un elevato grado di accordo tra la misura e il valore vero del fenomeno.

Le possibili misurazioni

I test di valutazioni funzionale possono comprendere diversi tipi di valutazione in quanto gli atleti e le discipline praticate e spesso anche i ruoli presenti all’interno della stessa disciplina, sono differenti e perciò richiedono delle differenti valutazioni:

  • La valutazione antropometrica (composizione corporea dell’atleta);
  • La valutazione della forza.
  • La valutazione delle capacità aerobiche ed anaerobiche lattacide e alattacide;

valutazione antropometrica

La valutazione antropometrica (composizione corporea dell’atleta)

Per effettuare le valutazioni antropometriche, ovvero conoscere la composizione corporea dell’atleta, possono venire impiegati diversi tipi di attrezzatura come per esempio la bilancia, il plicometro responsabile della valutazione della percentuale di grasso corporeo presente, il metro antropometrico che consente di rilevare le circonferenze corporee, la bioimpedenziometria o impedenzometria che permette di valutare anche l’idratazione della persona oltre alla presenza del grasso corporeo. Tutte queste informazioni antropometriche consento di avere una visione della sua composizione corporea in rapporto alle stime della popolazione e quindi stabilire il fenotipo umano.

Test di valutazione della Forza

Quando si parla di Test di Forza si distinguono tre tipologie:

  • Isometrica: sono test statici, ad alta affidabilità, in cui il muscolo viene stimolato ad una lunghezza costante e senza movimento articolare ma che differiscono molto dalla natura delle prestazioni sportive in cui è previsto il movimento. Per effettuare questi tipi di test possono venire utilizzate delle celle di carico che sono degli strumenti in grado di misurare la forza applicata ad un oggetto e rilasciare successivamente un segnale proporzionale alla forza misurata che poi viene tradotto in un valore numerico. Possono anche essere utilizzati i dinamometri: attrezzatura in grado di misurare la forza massimale di uno o più segmenti corporei, attraverso una molla che deformandosi per via delle forze applicate muovono una lancetta che indica il massimale raggiunto.
  • Isocinetica: le valutazioni isocinetiche avvengono tramite l’utilizzo di particolari macchinari (Isocinetica) che mantengono la velocità costante lungo l’intero arco di movimento, in quanto l’apparecchio rende impossibile superare una data velocità (di solito 40% velocità massima) poiché la forza viene assorbita e restituita come resistenza. Gli esercizi si svolgono principalmente i n scarico ma non riflette le attività giornaliere.

forza Isocinetica

  • Isotonica: sono test dinamici in cui il muscolo ha una lunghezza muscolare variabile e un tono costante. Essi sono i migliori modelli che riflettono i movimenti naturali delle articolazioni. Per la forza isotonica possono venir utilizzati numerosi test come il test di salto, di lancio, di accelerazione e possono venir effettuati utilizzando delle pedane di forza che permettono di valutare la stabilità posturale, la forza esplosiva e la potenza. Mentre per valutare la forza di reazione al suolo possono essere utilizzati sia dei dinamometri ma anche dei sistemi come l’ergojump o l’optojump che rilevano i tempi di I test maggiormente utilizzati per valutare la forza negli arti inferiori sono lo Squat Jump (posizione di piegamento delle ginocchia a 90°, mani ai fianchi, piedi larghezza delle spalle e da questa posizione si effettua un salto verso l’alto senza nessun tipo di contro-movimento), e il Countermovement Jump, ovvero partenza dalla posizione eretta, per poi effettuare una discesa rapida fino ai 90° delle ginocchia e una spinta verso l’alto; le mani possono essere sia posizionate lungo i fianchi che libere durante il movimento.

valutazione aerobica

Test di valutazione delle capacità aerobiche ed anaerobiche lattacide e alattacide

Gli sport di resistenza invece si basano sulla capacità dell’atleta di utilizzare l’ossigeno: per conoscere il suo consumo durante lo sforzo fisico esistono diversi tipi di test da effettuare sia sul campo che in laboratorio. Esistono test svolti o sulla Ciclette o sul Tapis Roulant con incrementi progressivi in cui vengono analizzati i gas prodotti dal metabolismo dell’atleta. La valutazione della massima potenza aerobica per un atleta di sport di resistenza è molto importante specie perché è un indicatore delle capacità di prestazione dell’atleta. Tali valutazioni possono essere eseguite sia con test diretti che indiretti; tra i test indiretti più diffusi e facilmente replicabili c’è il Test di Cooper e il Rokport fitness walking test (o test della camminata). Il test di Cooper viene preferibilmente utilizzato con gli atleti mentre il test della camminata dalle persone sedentarie, poco allenate o anziane. Entrambi i test sono test poco costosi, facilmente replicabili e non richiedo un’attrezzatura particolarmente costosa: occorre infatti essere in possesso di un buon cronometro e se effettuato in laboratorio un tapis roulant con il contachilometri.

  • Test di Cooper: Il test consiste nel percorrere il maggior numero di chilometri in 12 minuti: il risultato è dato dalla distanza percorsa. Una volta terminata la prova bisogna confrontare la distanza ottenuta con le tabelle di riferimento e si ottiene lo stato di forma del soggetto.
  • Il Rokport fitness walking test: il test consiste nel camminare a passo costante e alla massima velocità di cammino possibile per un miglio (1609 metri) e annotare il tempo impiegato. Registrare la frequenza cardiaca(se non si possiede un cardiofrequenzimetro, contare le pulsazioni per 15 secondi e moltiplicare per 4). Può essere svolto sia su un tapis roulant o all’aperto. Confrontare i valori con le tabelle di riferimento.

Per misurare invece la soglia anaerobica (ovvero il punto di demarcazione fra esercizio moderato ed intenso) esistono diverse metodiche di misurazione che si basano sulla rilevazione dei valori ematici (del sangue) dell’acido lattico che è stato prodotto dal nostro corpo. L’acido lattico è un sottoprodotto del metabolismo anaerobico lattacido; si tratta di un composto tossico per le cellule, il cui accumulo nel sangue si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare. La misurazione diretta del lattato necessita di un piccolo prelievo di sangue. Per effettuare il test di solito l’atleta monitorato sia a livello cardiaco che pressorio, utilizza un cicloergometro e l’esercizio proposto è a carico incrementale. I valori ricavati vengono poi confrontati con i valori basali e messi in rapporto con la frequenza cardiaca. Il momento in cui il lattato accumulato nel sangue è maggiore rispetto alla capacità del corpo di smaltirlo è un indicatore della capacità di prestazione dell’atleta. Questa tipologia di test è importante che l’atleta lo compia a inizio stagione sportiva (per poter poi impostare gli allenamenti su tali valutazioni) e andrebbe ripetuto a cadenza regolare di 4/5 mesi in modo da avere valori di riferimento e valutare eventuali miglioramenti.