Quale attività può aiutare chi soffre di sclerosi multipla?
Il metodo Pilates, la ginnastica che prende il nome dal suo ideatore, Joseph Hubertus Pilates, ha come principi base la concentrazione, il controllo, la precisione, la fluidità di movimenti, il baricentro e la respirazione ed insegna ad assumere una postura corretta, a raggiungere un miglior equilibrio corporeo ed a muoversi con armonia.
Il Pilates è un programma di esercizi incentrato sui muscoli posturali, quelli che aiutano a tenere il corpo bilanciato e che sono, quindi, essenziali per il supporto alla colonna vertebrale.
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Come detto poco sopra, i principi base sono: la concentrazione, che deve essere massima per ogni esercizio, il controllo su ogni parte del corpo, il baricentro (tutti i muscoli connessi al tronco), la fluidità, la precisione, sinonimo di perfezione nello svolgere un esercizio e, infine, la respirazione che deve essere sempre ben controllata.
Perfezionato in più di sessant’anni di pratica il metodo è oggi indicato come attività posturale.
Da qualche anno ha assunto interesse anche per patologie come la Sclerosi Multipla, anche per i neo-diagnosticati.
La Sclerosi Multipla
La sclerosi multipla è una patologia neurodegenerativa e progressiva tra le più diffuse. Nella sclerosi multipla il sistema immunitario attacca la mielina, la guaina protettiva attorno agli assoni, causando un’infiammazione e di conseguenza una serie di danni. Perché funzionino bene, i nervi devono comunicare tra loro attraversi segnali elettrici che vengono inviati lungo gli assoni, che sono avvolti dalla mielina. Se la mielina è danneggiata, la comunicazione tra le cellule nervose ed il cervello e quelle del midollo spinale è impedita.
Una volta si sconsigliava ai pazienti affetti da sclerosi multipla di fare esercizio fisico a causa degli effetti negativi dell’affaticamento e surriscaldamento, ora, invece, non ci sono più dubbi sull’importanza che l’esercizio fisico ricopre per gestire questa patologia, perché aiuta a sentirsi meno stanchi, a migliorare la postura e mantenere l’equilibrio. Non solo. Dato che le evidenze scientifiche suggeriscono che il danno al sistema nervoso centrale impatti contemporaneamente sulla funzione cognitiva e su quella motoria, l’esercizio fisico potrebbe aiutare a recuperare entrambe le funzionalità.
L’esercizio fisico può aiutare chi soffre di sclerosi multipla?
Recenti studi hanno infatti dimostrato che l’esercizio fisico sembra stimolare un incremento del “fattore neutrofico di derivazione celebrale” o BDNF (brain-derived neutrophic factor), una sostanza che innesca la neurogenesi (la produzione di nuovi neuroni) e rafforza le cellule, gli assoni e le connessioni tra neuroni. Un test effettuato su pazienti che avevano svolto attività fisica, ha mostrato livelli più elevati di BDNF nel sangue.
Il Pilates, come molti studi scientifici hanno potuto evidenziare, è una delle discipline più indicata per chi soffre di sclerosi multipla perché gli esercizi consentono di lavorare sulla muscolatura posturale, fondamentale per chi ha difficoltà di equilibrio, sulla forza e sulla flessibilità di movimenti. Inoltre, questo metodo non richiede sforzi eccessivi, evitando così il dispendio energetico e l’aumento della temperatura corporea. Molti esercizi di Pilates vengono infatti svolti da seduti o sdraiati a terra o sulle macchine con movimenti a basso impatto o impatto nullo. Questo rende il programma di allenamento accessibile a qualsiasi età o a qualsiasi livello di fitness.
Le persone con sclerosi multipla, infatti, devono in particolare evitare l’affaticamento e l’accaloramento che a volte può causare un peggioramento temporaneo dei sintomi della malattia.
Gli studi Scientifici
Una ricerca dell’Università di Plymouth, nel Regno Unito, condotta per 12 settimane su un gruppo di 100 persone affette da sclerosi multipla ha evidenziato come, a differenza da chi ha svolto esclusivamente sedute classiche di fisioterapia, quelle che hanno fatto Pilates con istruttori qualificati hanno migliorato non solo la capacità motoria ma, soprattutto, l’equilibrio.
Un’altra ricerca che ha evidenziato i benefici del pilates è stata svolta dai ricercatori turchi dell’Izmir University e pubblicata sul Journal of Physical Therapy Science. Lo studio ha coinvolto 20 persone con circa 15 anni di storia di sclerosi multipla. Di questi 11 hanno svolto esercizi di pilates mentre gli altri 9 hanno eseguito esercizi tradizionali, per due volte alla settimana, per otto settimane. Sebbene entrambi i gruppi abbiano evidenziato miglioramenti delle loro prestazioni fisiche, solo quelli del gruppo di pilates hanno aumentato l’equilibrio e ridotto il senso di stanchezza.
Ed ancora: uno studio condotto da Sheba Medical Center di Israele ha confrontato il pilates con la terapia fisica. Quarantacinque persone affette da sclerosi multipla sono state suddivise in due gruppi: uno ha eseguito 12 settimane di lezioni di terapia fisica ambulatoriale e l’altra metà lezioni di pilates. Dai risultati, apparsi sul Clinical Rehabilitation, è emerso che entrambi i gruppi hanno aumentato significativamente il loro equilibrio, la loro velocità di camminata e la lunghezza dei loro passi.
Secondo tutte le ricerche svolte e gli studi effettuati, l’allenamento per la sclerosi multipla può influenzare in modo tangibile e nel lungo termine la riduzione dell’invalidità e migliorare la qualità della vita.
Conclusioni
Gli esercizi di rafforzamento migliorano l’equilibrio, gli esercizi di stabilità limitano le cadute e, fattore importante, allenarsi diminuisce l’affaticamento. Il programma di esercizi di pilates per la sclerosi multipla è corroborante, favorisce l’aumento della massa muscolare e della capacità aerobica: il paziente diventa in grado di lavorare di più e con un minore sforzo. Inoltre, consente il rilascio di endorfine che inducono sensazioni positive.